Credo che sia fondamentalmente un’opportunità, soprattutto per quegli agenti immobiliari non supportati da franchising e marketing , che magari non sono abbastanza conosciuti e visibili. I clienti, leggendo le valutazioni su un determinato professionista, potrebbe cambiare la propria scelta per esempio nell’affidare l’incarico di vendita.
Io credo fortemente nel passaparola, specialmente in nell’intermediazione della vendita della propria casa, un bene troppo importante per affidarsi a improvvisati, incompetenti o peggio ancora banditi.
Per quanto riguarda l’acquirente è abbastanza relativo. L’acquirente, al contrario del venditore, non ha la possibilità di scegliere l’agente immobiliare perché è obbligato dall’immobiliare che vuole acquistare, a meno che , con le dovute regole, lo stesso agente non faccia parte di un sistema MLS.
Certo è che il cliente potrebbe comunque consigliare un amico o parente a scegliere quel determinato professionista di cui ha letto buone/ottime recensioni.
Un rating/ranking quindi a mio avviso è positivo, purché non venga inficiato , come è successo per TripAdvisor, da false recensioni, valutazioni commissionate a pagamento e naturalmente da offese e ingiurie.
Caro Diego, l’argomento e’ di difficile valutazione. Da una parte ci si riferisce ad un settore come quello alberghiero in cui il cliente richiede informazioni risiedendo lontano dalla struttura e quindi il giudizio e’ un riferimento abbastanza sicuro (anche se facilmente viziabile per valutazione del soggetto ‘certificatore’) perche’ e’ quasi certo che la procedura informatica assume un ruolo determinante. Per gli immobili la situazione puo’ essere simile nelle locazioni da parte di clienti fuori citta’ ma per le altre operazioni in cui il processo informatico e’ solo una parte (e neanche tanto importante) della trattativa, la valutazione che ne scaturirebbe sarebbe quanto meno parziale rispetto all’attivita’ completa che l’agente deve compiere. Verrebbero cioe’ ad essere valutabili la precisione dell’annuncio, la prontezza nella risposta e la disponibilita’, tralasciando il ruolo di garanzia e verifica del bene venduto per quanto riguarda gli aspetti tecnici ed i necessari supporti tecnico-morali della trattativa. Credo pertanto che per assegnare un ruolo affidabile al giudizio, questo dovrebbe venir valutato nel merito molto bene prima di essere pubblicato……
Sonia Di Cesare 23 Settembre 2017 a 21:21
Credo che sia fondamentalmente un’opportunità, soprattutto per quegli agenti immobiliari non supportati da franchising e marketing , che magari non sono abbastanza conosciuti e visibili. I clienti, leggendo le valutazioni su un determinato professionista, potrebbe cambiare la propria scelta per esempio nell’affidare l’incarico di vendita.
Io credo fortemente nel passaparola, specialmente in nell’intermediazione della vendita della propria casa, un bene troppo importante per affidarsi a improvvisati, incompetenti o peggio ancora banditi.
Per quanto riguarda l’acquirente è abbastanza relativo. L’acquirente, al contrario del venditore, non ha la possibilità di scegliere l’agente immobiliare perché è obbligato dall’immobiliare che vuole acquistare, a meno che , con le dovute regole, lo stesso agente non faccia parte di un sistema MLS.
Certo è che il cliente potrebbe comunque consigliare un amico o parente a scegliere quel determinato professionista di cui ha letto buone/ottime recensioni.
Un rating/ranking quindi a mio avviso è positivo, purché non venga inficiato , come è successo per TripAdvisor, da false recensioni, valutazioni commissionate a pagamento e naturalmente da offese e ingiurie.
Giancarlo 25 Settembre 2017 a 9:50
Caro Diego, l’argomento e’ di difficile valutazione. Da una parte ci si riferisce ad un settore come quello alberghiero in cui il cliente richiede informazioni risiedendo lontano dalla struttura e quindi il giudizio e’ un riferimento abbastanza sicuro (anche se facilmente viziabile per valutazione del soggetto ‘certificatore’) perche’ e’ quasi certo che la procedura informatica assume un ruolo determinante. Per gli immobili la situazione puo’ essere simile nelle locazioni da parte di clienti fuori citta’ ma per le altre operazioni in cui il processo informatico e’ solo una parte (e neanche tanto importante) della trattativa, la valutazione che ne scaturirebbe sarebbe quanto meno parziale rispetto all’attivita’ completa che l’agente deve compiere. Verrebbero cioe’ ad essere valutabili la precisione dell’annuncio, la prontezza nella risposta e la disponibilita’, tralasciando il ruolo di garanzia e verifica del bene venduto per quanto riguarda gli aspetti tecnici ed i necessari supporti tecnico-morali della trattativa. Credo pertanto che per assegnare un ruolo affidabile al giudizio, questo dovrebbe venir valutato nel merito molto bene prima di essere pubblicato……